Tinte d’Anima tra Equilibrio e Disordine: Mostra Personale
🎨 “Tinte d’anima – tra equilibrio e disordine”
La mostra personale di Monica Vitellaro alla Cappella dell’Incoronata, Palermo
Nel cuore di Palermo, in uno dei luoghi più carichi di storia e spiritualità della città, si è tenuta la mostra personale dell’artista Monica Vitellaro: “Tinte d’anima – tra equilibrio e disordine”. Un viaggio potente ed emozionante tra paesaggi, ritratti e visioni interiori, allestito nella suggestiva Cappella dell’Incoronata, sede distaccata del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Regione Sicilia.
Un racconto tra kosmos e kaos
Come suggerisce il titolo, le opere di Monica Vitellaro si muovono nel dialogo incessante tra ordine e caos, tra armonia e inquietudine. Ogni tela è una pagina di un racconto interiore, in cui la pittura diventa linguaggio dell’anima. Paesaggi che sfumano nell’onirico, ritratti che esplorano le profondità emotive, volti e visioni che si fanno specchio del nostro sentire.
La forza delle opere risiede nella loro duplice natura: una tecnica pittorica che richiama i maestri del passato — tra suggestioni impressioniste, cubiste, simboliste — e una visione contemporanea, personale, che cerca il senso più profondo del vivere e dell’essere.
Un allestimento evocativo in un luogo senza tempo
Curata da Gian Mauro Sales Pandolfini e allestita da Walter Morvillo, la mostra si è svolta in uno spazio carico di significato: la Cappella dell’Incoronata, un tempo luogo di incoronazione dei sovrani normanni, oggi scrigno d’arte moderna e contemporanea.
L’ambiente ha contribuito a esaltare il valore simbolico delle opere, accompagnando il visitatore in un percorso emotivo profondo e autentico.
“Ogni opera è un capitolo, ogni pennellata una parola che racconta un’emozione, una trasformazione, un ricordo.”
Emozioni condivise, tra arte e umanità
Monica Vitellaro ha vissuto questa esperienza con entusiasmo e gratitudine:
“Non sono triste, sono felicissima. Mi porto dietro un bagaglio colmo di soddisfazioni e gratificazioni. Ho assaporato ogni istante, ogni sguardo, ogni parola scritta sul mio quaderno da chi è passato.”
Il pubblico, infatti, è stato parte viva della mostra: visitatori da tutta Italia e dall’estero hanno lasciato pensieri, emozioni, dediche. La condivisione è diventata parte integrante dell’esposizione stessa, trasformando l’evento in un incontro sincero tra arte e persone.
Pittura come poesia muta
Il colore, la luce, la materia: nella pittura di Monica Vitellaro, ogni elemento ha un valore simbolico. La luce rivela i dettagli; il colore, invece, li interpreta, li trasforma, li carica di emozione. È una pittura che parla senza parole, che “scrive” con le forme e con le sfumature, e che — proprio come sosteneva Leonardo — diventa poesia muta, capace di abbracciare la realtà e trasfigurarla in qualcosa di più profondo.
Il catalogo e il finissage
La mostra si è conclusa con un finissage speciale, durante il quale è stato presentato il catalogo ufficiale: un volume che raccoglie non solo le opere, ma anche i pensieri, le riflessioni e i commenti di chi ha vissuto questa esperienza.
Il catalogo è stato accolto con grande entusiasmo ed è stato selezionato per essere inserito nella Biblioteca della Regione Siciliana – Beni Culturali, a testimonianza del valore culturale dell’intero progetto.
Galleria Fotografica
Conclusione
“Tinte d’anima – tra equilibrio e disordine” non è stata solo una mostra: è stata un incontro. Tra l’artista e il suo pubblico, tra l’opera e l’anima di chi guarda. Un’esperienza estetica e umana che ha lasciato un segno profondo e che conferma la forza evocativa dell’arte contemporanea quando riesce a parlare direttamente al cuore.